COOL CAPITAL: LA CAPITALE DEL “DESIGN GUERRIGLIERO”
Mentre esponeva alla Biennale di Architettura del 2012, l'architetto Pieter Mathews si lasciava influenzare da un poster che incoraggiava i visitatori a "Portare la discussione oltre Venezia". Tornato a Pretoria, con il supporto di un piccolo gruppo di architetti e artisti, decideva di lanciare “Cool Capital” (lett.: Capitale magica), il primo progetto fai-da-te senza curatore, una sorta di “progetto guerrigliero” appunto per andare oltre la biennale di Venezia.
Lo scopo di Cool Capital era chiaro: smantellare il rapporto burocratico tra i cittadini e lo spazio pubblico e incoraggiare un nuovo approccio per “riappropriarsi” della città. Gli artisti sono stati incoraggiati a riscoprire le zone emarginate del centro storico della città, a collaborare con i residenti mediante la creazione di installazioni animate e a farsi parte dirigente nell’opera di ripensamento della loro città come luogo, destinazione e capitale.
L’approccio privo di curatore stava a significare non solo l’intento di saltare i soliti iter burocratici, ma anche la volontà di democratizzare la creatività e di promuovere un attivismo a tutto campo, consegnando la città nelle mani della sua comunità creativa.
La città tornava a nuova vita con interventi spontanei di design e un’arte di strada che ne esaltavano il carattere, ispirando rinnovamento urbano, promuovendo coesione sociale e soprattutto scatenando una generale ventata di allegria. Cool Capital ha dimostrato che il vero cambiamento è nelle mani dei cittadini impegnati. Un budget basso, ma con obiettivi ad alta innovazione, ha consentito di attuare oltre 150 interventi, tutti finalizzati a contestare, sfidare, o “spianare” lo status quo. Cool Capital, che quest'anno prosegue con il tema "Piccolo è Grande", ha certamente contribuito a consolidare la fama di Pretoria come uno dei primari centri africani di creatività.
La mostra in programma si avvale del sostegno del Department of Arts and Culture sudafricano, dell’Università di Pretoria e della Business and Arts South Africa (BASA). Mathews è stato nominato dal Department curatore del Padiglione del Sudafrica; a suo modo di vedere, il padiglione diventa un invito agli abitanti di ogni città affinché si cimentino in questa attività di design.
Secondo il Console Generale di Milano e Commissario del Padiglione del Sudafrica, Saul Kgomotso Molobi, quest'anno il Padiglione sudafricano sarà veramente unico. "Si tratterà di un anno storico, nel senso che noi non accoglieremo solo pochi lavori esclusivi di architetti o artisti, ma i progetti di oltre 1000 sudafricani, che probabilmente renderanno questo padiglione uno dei più rappresentativi nella storia della partecipazione del Sudafrica alla Biennale ".
SITO: www.southafrican2016pavilion.co.za; www.coolcapital.co.za
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