Grazie al libro “Oltre il Lago” scritto dal Sig. Mario Di Sorte, ricercatore storico, l’Ambasciata del Sudafrica è venuta a conoscenza di un tragico episodio avvenuto nel piccolo paese di Farnese durante la II Guerra Mondiale.
Protagonisti dei drammatici avvenimenti il soldato Frederick John Crinall e il geniere Robert Carter, due giovani militari sudafricani, catturati e poi detenuti quali prigionieri di guerra nelle vicinanze fino alla firma dell’armistizio italiano nel 1943. Fuggiti poi dai loro campi di prigionia, si erano uniti ad un gruppo partigiano italiano. Entrambi vennero uccisi dalle forze tedesche a Farnese il 6 giugno 1944, insieme al partigiano italiano Antonio Ridolfi. Sono ora sepolti nel cimitero di guerra del Commonwealth a Bolsena.
L’Ambasciata del Sudafrica, il Comune di Farnese e il Club Unesco di Farnese hanno unito le loro forze ed insieme hanno dato vita ad una cerimonia commemorativa dallo spirito diverso in onore dei giovani soldati caduti nella lotta contro la tirannia e l’oppressione.
L’evento si è svolto a Farnese il 10 luglio 2016, nella cornice della bellissima e suggestiva Villa Lucattini, nei pressi del luogo dell’eccidio, per gentile concessione della proprietaria, la Prof.ssa Guglielmina Clarici. Durante il momento commemorativo un mazzo di protee, il fiore tipico del Sudafrica, è stato deposto dal Ministro Plenipotenziario Sheldon Moulton dell’Ambasciata del Sudafrica a Roma, seguito da qualche attimo di silenzio, sotto la targa inaugurata lo scorso anno alla presenza dell’Ambasciatore Nomatemba Tambo e del Colonello P.S. Lembede.
La cerimonia si è svolta all’insegna di momenti di poesia, letture e musica con la participazione di un’eccellente soprano. Vi hanno partecipato anche stilisti di moda locali ed uno sudafricano, che hanno dato vita ad una sfilata di moda di abiti etnici ed eleganti. La giornata è giunta a termine con un connubio di gastronomia e vini italiani e sudafricani. Apprezzatissime le prelibatezze della chef italiana, Loredana e di quello sudafricano, Sacha.
La notevole presenza e partecipazione all’evento da parte di autorità della zona e della comunità di Farnese sono state la dimostrazione del successo di una formula inusuale ma positiva nel rendere omaggio al coraggio di quei giovani caduti, attraverso il rafforzamento dei legami culturali e storici che uniscono i popoli e le nazioni italiana e sudafricana.