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GEOGRAFIA E CLIMA
La produzione di vini del Sudafrica si concentra essenzialmente nell’area del Western Cape, con piccole presenze nel Northern Cape, lungo il fiume Orange
nei pressi delle città di Upington e Douglas. Nel Western Cape le regioni del vino sono sei: Breede River Valley, Cape South Coast, Coastal Region, Klein
Karoo, Olifants River e Boberg, che a loro volta includono 26 distretti e 67 circoscrizioni. Le vigne occupano diverse tipologie di ambienti, dai pendii più
o meno scoscesi, alle pianure e gli altopiani, passando per fondovalle e rilievi anche elevati. La geologia del Paese non solo è tra le più antiche del mondo,
ma presenta una varietà straordinaria. Solo nell’area di Stellenbosch, per fare un esempio, si possono osservare più di 50 tipi di terreni. A livello generale, i
suoli dei vigneti sono caratterizzati da una buona presenza di argilla, raramente sotto il 25%, e un pH basso, intorno a quattro. La ghiaia è maggiormente
presente nelle pianure costiere, dove tuttavia non mancano suoli di arenaria, granito e scisto. Più all’interno, invece, e lungo le valli fluviali, le tessiture
propongono un mix di scisto rosso, calce e sabbia. In tutti i casi si hanno comunque degli ottimi potenziali per quel che riguarda la cessione di mineralità.
Sul versante clima, le regioni del vino presentano uno schema di tipo mediterraneo, con tanta luce e precipitazioni concentrate maggiormente lungo le
coste, dove la primavera e l’autunno sono più freschi rispetto all’interno. Gli inverni (giugno-agosto) sono freddi e umidi anche se mai gelidi, nonostante
le incursioni della corrente del Benguela, proveniente dall’Antartide. La primavera è sempre abbastanza stabile, senza il rischio di gelate, e calda nelle aree
più settentrionali. Il calore durante l’estate e l’autunno, insieme a una ventilazione abbastanza costante, maggiore sulle coste ma presente anche all’interno,
permette una maturazione regolare delle piante e dei grappoli, che non rischiano più di tanto l’attacco delle muffe. Durante la vendemmia, tra febbraio e
marzo, le temperature medie quotidiane di gran parte delle regioni del vino si colloca intorno ai 25°C, che diventano 30 e anche di più nelle aree del Breede
e Olifants River. Più fresche invece le regioni emergenti del sud come Elgin e Walker Bay, assimilabili al clima del nostro Piemonte, benché caratterizzate
da forti influssi oceanici.
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La produzione di vini del Sudafrica si concentra essenzialmente nell’area del Western Cape, con piccole presenze nel Northern Cape, lungo il fiume Orange
nei pressi delle città di Upington e Douglas. Nel Western Cape le regioni del vino sono sei: Breede River Valley, Cape South Coast, Coastal Region, Klein
Karoo, Olifants River e Boberg, che a loro volta includono 26 distretti e 67 circoscrizioni. Le vigne occupano diverse tipologie di ambienti, dai pendii più
o meno scoscesi, alle pianure e gli altopiani, passando per fondovalle e rilievi anche elevati. La geologia del Paese non solo è tra le più antiche del mondo,
ma presenta una varietà straordinaria. Solo nell’area di Stellenbosch, per fare un esempio, si possono osservare più di 50 tipi di terreni. A livello generale, i
suoli dei vigneti sono caratterizzati da una buona presenza di argilla, raramente sotto il 25%, e un pH basso, intorno a quattro. La ghiaia è maggiormente
presente nelle pianure costiere, dove tuttavia non mancano suoli di arenaria, granito e scisto. Più all’interno, invece, e lungo le valli fluviali, le tessiture
propongono un mix di scisto rosso, calce e sabbia. In tutti i casi si hanno comunque degli ottimi potenziali per quel che riguarda la cessione di mineralità.
Sul versante clima, le regioni del vino presentano uno schema di tipo mediterraneo, con tanta luce e precipitazioni concentrate maggiormente lungo le
coste, dove la primavera e l’autunno sono più freschi rispetto all’interno. Gli inverni (giugno-agosto) sono freddi e umidi anche se mai gelidi, nonostante
le incursioni della corrente del Benguela, proveniente dall’Antartide. La primavera è sempre abbastanza stabile, senza il rischio di gelate, e calda nelle aree
più settentrionali. Il calore durante l’estate e l’autunno, insieme a una ventilazione abbastanza costante, maggiore sulle coste ma presente anche all’interno,
permette una maturazione regolare delle piante e dei grappoli, che non rischiano più di tanto l’attacco delle muffe. Durante la vendemmia, tra febbraio e
marzo, le temperature medie quotidiane di gran parte delle regioni del vino si colloca intorno ai 25°C, che diventano 30 e anche di più nelle aree del Breede
e Olifants River. Più fresche invece le regioni emergenti del sud come Elgin e Walker Bay, assimilabili al clima del nostro Piemonte, benché caratterizzate
da forti influssi oceanici.
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